martedì 21 gennaio 2020

Rise of Skywalker - se ne salva poco



Okay, ho visto anch'io Episodio IX l'Ascesa di Skywalker. E lo commentero' con limitati spoiler. Se vi è piaciuto tantissimo, non vi consiglio di leggere l'articolo.

Voto come finale della saga: SEI

Che diventa SETTE se consideriamo come hanno fatto evolvere il personaggio di Rey. Non c'è nulla di originale o di non immaginato prima da qualcuno, ma il modo in cui hanno chiuso la storia non stona troppo con il resto. Apprezzabile il contrappasso: tu hai corrotto colui che rappresentava la speranza dei Jedi e hai cercato di corromperne la discendenza, e ora guarda un po' chi mandiamo a farti il mazzo una volta per tutte…

Voto come film: DUE (per essere generosi)

L'ho guardato sperando che non fossero, come dicevano alcuni, 120 minuti di fan service. E in effetti oltre a 100 minuti di fan service c'erano una ventina di minuti di scene godibili, accuratamente scollegate l'una dall'altra. Il risultato parla chiaro: JJ Abrams ha sceneggiato e diretto il film seduto sulla tazza. Semplicemente, il film non racconta una storia, ne snocciola la trama inserendo ove possibile delle scene fatte per commuovere chi ha seguito la storia fino a quel punto. Ma questo non si chiama film, si chiama collezione di cameo. Giusto per non ripetere per la terza volta la parola con la f.

Che cosa non si puo' proprio guardare

  •            L'evento principale del film era il ritorno di Palpatine. Uno studente del primo anno di scrittura creativa avrebbe capito che era il caso di rivelare le cose poco a poco, con la scoperta che era ancora vivo verso metà film, con un sano colpo di scena. E invece non solo ce lo spiattellano davanti nella scena iniziale, ma addirittura nei TITOLI DI TESTA. Nei titoli… ragazzi, ma qualcuno vi ha mai spiegato la differenza tra raccontare una storia e scrivere un testo? Particolarmente quando la storia si suppone raccontata con immagini.
  •         "Guarda Yoda, ora che sono morto ci riesco a farlo levitare". Questo non è manco UN fanservice, è IL fanservice. Si noti che le erbacce di palude sull'X-wing sono ancora quelle del sistema Degobah (spero di non averne mai un'infestazione in giardino), e Luke fa un gesto con la mano che fa sembrare che abbia tre dita.
  •       Ian McDiarmid aveva recitato bene in tutti e quattro i film in cui compariva. E lui e Lucas hanno sempre sfruttato magistralmente l'ombra che il cappuccio proiettava sul viso dell'imperatore, coprendogli a tratti gli occhi, per dargli espressività e accentuare la caratterizzazione del personaggio anche con un  costume in definitiva semplice. Ma di tutte quante le idee, quella di fargli spuntare dei "faretti" da sotto il cappuccio che nulla hanno a che vedere con il personaggio come rappresentato in precedenza, chi, CHI l'ha avuta? Manco nei film di Ultraman si usano effetti dozzinali del genere.
  •       Non si vede il labiale di Adam Driver quando rivela a Rey la propria origine. Indossa il casco. E la rivelazione che fa, curiosamente, non viene poi ripresa quando Rey affronta l'Imperatore. Ma la battuta-rivelazione non è stata aggiunta in seguito, in fase di montaggio, dopo avere indagato su cosa sarebbe piaciuto di più ai fan. Tu non hai fatto questo, JJ, VERO?
  •       E infine notiamo che dopo aver toccato il fondo si puo' ancora scavare. Dopo aver buttato li' che forse Finn ha dell'interesse per Rey ma non c'è trippa per gatti, quale soluzione migliore che trovare una possibile fidanzata DI COLORE per il povero Finn? Chi ha avuto questa idea dovrebbe essere condannato a vedere tre volte al giorno "Indovina chi viene a cena?", baciando il santino di Sidney Poitiers dopo ogni visione.

CHE COSA SI SALVA

  •       Lo scontro finale. Nulla di originale ma è godibile vedere Rey che fa cose che neppure Yoda era riuscito a fare. E stavolta Palpatine era decisamente più forte che in Episodio 3.
  •       Il duello nella tempesta. Il più bello della serie, poche luci, non troppi effetti speciali ma estremamente drammatico.
  •       Infine, i costumisti sono riusciti a evitare la tentazione di aggiungere "figosità" all'outfit della protagonista come fatto con Luke in Episodio 6. Rey rimane sempre coerente con le sue origini e va a sconfiggere definitivamente il male infagottata nel suo costume da raccatta-ferrivecchi del deserto, completo di fasciature in puro stile lebbrosario e calzini antistupro.

Insomma, se non l'avete capito l'unica cosa che ho trovato accettabile del film sono Daisy Ridley e il suo personaggio. E ora che l'hanno resa cosi' interessante hanno dichiarato che questo arco narrativo si è concluso definitivamente. Applauso.

GIUDIZIO FINALE: UN SONORO "QUATTRO"

E' un film che cerca di emozionare lo spettatore, e a tratti sicuramente ci riesce. Ma dei passaggi emozionanti non legati in una vera trama non fanno un film. E' un prodotto del calibro di Independence Day o Battleship: idea di base carina, ma raccontata cosi' male e infarcita di tante incoerenze che era difficile fare di peggio. Si lascia vedere e magari viene voglia di rivederlo un giorno, ma questo non lo salva.

Chiedo troppo se spero di rivedere un giorno Daisy Ridley in questa parte, ma sceneggiata e diretta per bene?


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