venerdì 25 maggio 2018

TUTTO IL MALE CHE POSSIAMO DIRE SU CONTE


All'arrivo del nuovo governo, ricominciano puntuali come le allergie i miei commenti politici. E con l'arrivo del governo grillo-leghista, ho persino il piacere di essere redattore di un blog di opposizione. Ma pensa un po', posso di nuovo scrivere "Piove, governo ladro!".


(PS non che di Renzi fossi un grande fan. Anzi, esserselo levato di torno - speriamo! - non mi pare il male peggiore di questa legislatura).
\
Abbiamo dunque un governo in fase di formazione. Guidato da un tizio di cui non aveva sentito parlare mai nessuno. Che comunque non è proprio la “casalinga di Voghera” delle battute della TV anni 80. Tuttavia, il professor Conte è un grillino, quindi qualche difetto dovrà per forza averlo. Cerchiamolo con affanno.

CONTRO
  • Equitalia gli ha ipotecato (non pignorato, come ha scritto qualche giornale) una casa per 50.000 euro di cartella esattoriale. E quindi? Sul certificato penale non spunta, non è motivo di esclusione dai pubblici uffici.
  • Non ha esperienza politica. Come un certo Pizzarotti, che non aveva completamente esperienza politica, eppure ha governato Parma talmente bene che Grillo lo ha cacciato (ma i Parmigiani se lo sono tenuto ben stretto...).
  • Ha scritto di avere perfezionato i suoi studi a New York e in altri luoghi, ma la NYU ha affermato che non è mai stato iscritto ad alcun corso come docente o discente. Ehm, Conte  è docente universitario, ossia uno che le competenze le certifica, non se le fa certificare. Quando deve accrescere il suo bagaglio culturale non chiede ad un’altra Università di frequentare un corso, accede direttamente alle strutture dell’Università per fare ricerca. E di questa richiesta di accesso, se leggete bene la dichiarazione della NYU, c’è abbondante traccia. Ossia: a fare i suoi studi a New York sul diritto americano ci è andato, semplicemente non ha chiesto alla NYU di certificare che ha studiato là. E’ un professore ordinario, non ha bisogno di questo: le sue competenze le attestano le pubblicazioni professionali.
  • Gli si spettina il ciuffo (come a Leoluca).

PRO
  • C’ è il fondato rischio che ne capisca qualcosa di giurisprudenza, costituzionalità, ecc.

Beh, che dire: i contro superano nettamente i pro. Nel mondo in cui i docenti universitari si iscrivono ai corsi delle altre Università, intendo. Nel mondo reale la cosa è un po’ diversa.

Mi immagino la scena delle due ore che Conte ha passato con Mattarella – i due non si conoscevano – per convincerlo che avrebbe formato un buon esecutivo. Dove è venuto fuori che:
  • Conte è docente universitario di diritto. Come Mattarella.
  • Conte è, come orientamento politico, un cattolico progressista. Come Mattarella.
  • Conte pare essere, dai primi passi che ha mosso, uno pacato che non urla. Come... ok, avete capito.


Sorge il serio dubbio che il Presidente della Repubblica sia uscito da quel colloquio affatto convinto. E prego di notare che sto facendo un uso affermativo dell’avverbio “affatto”, desueto ma ancora valido. Vuol dire che alla fine era proprio convinto, e in partenza non lo era. Che gli sia venuto il dubbio che Conte possa stemperare le intemperanze verbali e destrorse del dinamico duo Giggino e Matteo (soprattutto Matteo)? Parrebbe...

Rimaniamo in attesa di vedere che farà il Presidente Incaricato. Sarà un drone della Casaleggio Associati o un vero capo dell’esecutivo? La telenovela si fa avvincente.

Nessun commento:

Posta un commento